Lo sviluppo

Il paese era situato lungo la “via del sale”, che univa il litorale di Policastro – Roccagloriosa con l’Abbazia di San Nazario e con Cuccaro Vetere. Sorse per l’insediamento di antiche popolazioni nelle zone interne, durante le razzie dei popoli nemici dell’impero romano.
Il suo sviluppo è da ricondurre al periodo greco – bizantino. A causa delle invasioni degli arabi molti si rifugiavano tra i monti, facilitando la nascita di piccoli nuclei provvisori, fino alla venuta dei Normanni.L’incubo dei Saraceni durò fino al XVII.
Nel complesso sistema organizzativo medievale facevano parte dello Stato di Cuccaro, che, a sua volta, era compreso nella Baronia di Novi.
Nel 1463 Re Ferrante donò Massicelle e Montano al Duca di Amalfi Antonio Piccolomini, suo genero; nel 1466 i due nuclei furono venduti a Barone G. Antonio Saracino e i suoi discendenti li possedettero fino al 1607, quando furono ceduti a Galeotto Spinola; nel 1500 fu posto sotto l’egemonia di Cuccaro Vetere e nel 1806 ottenne l’autonomia amministrativa grazie all’intervento di Gioacchino Murat.
Nel 1672 il Duca di Monforte divenne titolare anche dei diritti giurisdizionali, avendoli acquistati da Gaspare Restajno. Dal 1677 al 1810 (a seguito dell'editto del 1806 del Re Giuseppe Bonaparte che abolì il feudalesimo) Massicelle e Montano appartennero alla famiglia dei Duchi di Monforte di Laurito. L'8 agosto 1811 i tre nuclei originari formarono un solo comune.


 

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